Impronte dal passato

Il 14 gennaio 2021 un comunicato stampa congiunto delle Università di Torino, Roma-Sapienza, Genova e del Museo delle Scienze di Trento ufficializza una scoperta paleontologica significativa: un nuovo tipo di impronta fossile, attribuita a un rettile recentemente denominato Isochirotherium gardettensis, in riferimento al fatto che è stato trovato sull’altopiano della Gardetta, proprio qui in Valle Maira. Le impronte, rinvenute a partire dal 2008 dal geologo Enrico Collo, sono state analizzate da un team di ricercatori italiani e svizzeri, che hanno confermato la loro unicità e valore scientifico. Datate a circa 250 milioni di anni fa, sono state lasciate da grandi rettili simili a coccodrilli in un ambiente marino tropicale, prima che le Alpi esistessero. Il ritrovamento è stato fatto da Enrico Collo a circa 2200 metri di quota, nel corso di una ricerca finalizzata alla sua tesi di laurea in geologia. Nel 2008, insieme al professor Michele Piazza dell’Università di Genova e nel 2009 con Heinz Furrer dell’Università di Zurigo. Il team di ricercatori ha identificato alcune impronte appartenenti all’icnogenere Chirotherium e ha descritto un nuovo tipo di impronta fossile, denominata Isochirotherium gardettensis. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PeerJ, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Alessandria, Asti e Cuneo.