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Quattro incontri dedicati alla Tammurriata monti lattari (Pimontese) con Nino Galasso.

Nino, artigiano del legno di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, impegnato dalla fine degli anni ‘90 nella ricerca, riscoperta e diffusione della tradizione coreutica/musicale contadina del territorio dei Monti Lattari attraverso la raccolta di testimonianze di anziani portatori
di una tradizione orale, ultra-secolare, quasi inalterata, nella struttura sonora e nella rappresentazione coreutica, fin dall’antichità classica, rappresentata dalla “tammurriata pimontese”
La sua ricerca assume anche carattere introspettivo quando, quasi con sorpresa, riscopre il seme del canto e del suono del tamburo a cornice nella sfera della sua stessa famiglia.
Considerato un “purista” della tradizione, si impegna sia nella ricerca della completezza dei testi trasmessi oralmente, sia nel conservare il carattere ipnotico e curativo del suono attraverso una vibrazione continua e ininterrotta congiunta alla capacità di improvvisazione nel cogliere gli accenti in levare e in battere del cantore di turno tipico del “canto ncopp’o tammurro”
Durante il suo percorso ha goduto della esperienza
potersi misurare con alcuni degli ultimi “santoni” della tradizione campana quali Giovanni del Sorbo, Salvatore Donnarumma ecc…; ha raccolto la testimonianza di personaggi meno conosciuti o inattivi anche da 40 anni e ha accompagnato molti giovanissimi del suo territorio nel loro percorso formativo nella tradizione.
Oltre il territorio dei Monti Lattari è stato accolto come membro della “paranza Di Febbraio” di Giugliano e ha collaborato diversi anni con l’associazione Sound Center e il gruppo Synaulia nella riproduzione di strumenti sonori della cultura classica greco romana e preistorica.
La tradizione del canto e del ballo sul tamburo dei Monti Lattari, conosciuta anche come “pimontese” (dal nome del piccolo paese collinare di Pimonte in provincia di Napoli), è considerata tra le
meno contaminate dalla cultura melodica moderna per diversi motivi:
il relativo isolamento sia logistico che sociale delle frazioni di cui è composto il paese di Pimonte che ha conservato più a lungo e ancora conserva una forte cultura agricola e una economia volta alla produzione agro-alimentre
ha permesso anche la conservazione di una tradizione musicale contadina
ancora legata alla sua naturale base culturale, fortemente carica di significato. Naturalmente a Pimonte è riconosciuto uno stile sia di suono, di canto, nonché di ballo, fatto di sfumature e virtuosismi, che era patrimonio di un territorio anche più ampio dei Monti Lattari stessi di cui restano solo
alcuni lacerti di memorie ormai svanite.
Generalmente non vengono utilizzati strumenti musicali ma solo esclusivamente sonori e ritmici. La forma melodica è delegata esclusivamente all’ uso della voce densa di mielismi e vibrazioni anche “mandibolate”. A volte è molto apprezzato l’uso del marranzano che a Napoli è conosciuto come “tromba degli zingari”. Il ritmo del tamburo è spedito, terzinato e continuato che induce alla trance ipnotica. Il canto è intervallato da “votate” (note lunghe e acute tipiche delle tammurriate), non solo alla fine del canto, ma sul finire di ciascun endecasillabo. Nel ballo le figure sono speculari e ruotano in continuazione con caratteri quasi di sfida.

Per informazioni
Associazione Escarton APS
Segreteria Tel. 3466295202
Mail: associazione@escarton.it
www.escarton.it

Prossimi incontri:

7-14-21-28 Febbraio
Nino Galasso Tammurriata monti lattari (Pimontese)
6-13-20-27 Marzo
Elvira Rita Gorga Tammurriata Agro Nocerino Sarnese
3-10-17-24 Aprile
Serena Artom Ballettu siciliano
8-15-22-29 Maggio
Aurora Lo Bue Pizzica della Murgia.

Tutti i mercoledì dalle ore 21,00 alle ore 22,30 presso ASD Buridani in via Medici del Vascello 13 in Venaria Reale

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