Tela di Borgata Tolosano

Nella Cappella di San Giorgio di borgata Tolosano, in frazione di Marmora, si trovava un bel dipinto a olio su tela dellaa Madonna con il Bambino, San Giorgio e Martire della Legione Tebea, databile alla seconda metà del XVII secolo. Dopo la segnalazione da parte dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Saluzzo e grazie alla sensibilità e generosità di molti, siamo riusciti ad avviare il restauro della tela. Nell’autunno del 2009, venne trasferito al Museo di Arte Sacra di Acceglio per ragioni di tutela, visto l’isolamento che la frazione vive nel periodo invernale e in previsione dei lavori di risanamento e restauro che avrebbero interessato la Cappella. L’opera è così stata rimossa dall’umida parete retrostante l’altare maggiore, misurata, fotografata e messa in sicurezza prima della movimentazione. Un atto dovuto per arginare le precarie condizioni di adesione, i distacchi e i sollevamenti di preparazione e colore.
Trascorso un breve periodo al sicuro nel sano ambiente del Museo di Acceglio e trovate le risorse economiche, il dipinto è stato trasferito nel mese di aprile 2011 presso il laboratorio Restauro e Conservazione Opere di Pittura di Cesare Pagliero in Savigliano. Qui è stato sottoposto all’intervento di restauro progettato e autorizzato dalla competente Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici del Piemonte, sotto l’alta sorveglianza della funzionaria di zona Valeria Moratti.

GLI INTERVENTI DI RESTAURO

2009-2011 – Le operazioni di maggior rilievo di tale intervento sono state:

  • Consolidamento del tessuto di supporto.

  • Riadesione degli strati pittorici infragiliti.

  • Pulitura del film pittorico.

  • Stuccatura.

  • Integrazione pittorica delle lacune.

Il dipinto è stato realizzato su una tela di reimpiego montata su un telaio esile e deformato, ora sostituito con uno in abete lamellare a espansione. La pulitura, complessa per via delle macchie e della scarsa coesione del legante nella pittura ad olio, ha comportato la rimozione di sporco e vernici applicate nel tempo per ravvivare i colori.

Una scoperta entusiasmante

Il restauro ha confermato l’elevata qualità pittorica che si percepiva già prima di avviare il graduale assottigliamento delle sostanze alterate ed estranee. Ha rivelato anche un’interessantissima sorpresa: l’iscrizione A. CLARETUS FECIT sulla pietra su cui è inginocchiato San Giorgio, ritenuta essere la firma del pittore Alessandro Claret, figlio del più noto Jean Claret (1599-1679), artista fiammingo che si accasò a Savigliano intorno al 1620 ed ebbe fecondi scambi con il pittore Giovanni Antonio Molineri, tra i massimi interpreti, in Piemonte, del realismo di matrice Caravaggesca.  Jean fu molto attivo in Val Maira, in particolare  per la Confraternita di Marmora, ad attestare la solida consuetudine dei committenti della località di rivolgersi alla celebre bottega dei Claret. Questa scoperta costituisce un tassello molto importante per l’approfondimento dello studio del percorso artistico del pittore, di cui si hanno poche notizie e rarissime testimonianze certe della sua attività.

Il dipinto a olio su tela, raffigurante la Madonna col Bambino, San Giorgio e un martire della Legione Tebea, risale alla seconda metà del XVII secolo. Il Comune di Marmora e i suoi abitanti, attraverso Escarton, si sono prodigati per riportarlo al suo antico splendore.

Il recupero di questo patrimonio è stato reso possibile anche grazie all’intervento di:

Restauro a cura di

 Restauro e Conservazione Opere di Pittura - Cesare Pagliero

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