Rarità da riscoprire

Le opere gnomoniche presenti sulla chiesa di San Lorenzo di Cartignano sono 3: un quadrante solare rivolto ad est, un quadrante solare rivolto a sud ovest e una linea meridiana. All’inizio dei lavori si conosceva l’esistenza dei soli quadranti solari, mentre della linea meridiana non si aveva memoria. Entrambe le opere si presentavano in cattivo stato di conservazione: lo strumento orientale risultava degradato soprattutto per la mancanza manutenzione, mentre quello meridionale risultava completamente ridipinto. In tutta la Valle Maira è possibile ammirare quadranti solari di ottima fattura e molto antichi, ma quelli di Cartignano, bisogna ammetterlo,è una vera e propria rarità.
Scopriamo perché.

Un triplo sistema orario (metà ‘700)

Il quadrante solare orientale di Cartignano è un rarissimo esempio di orologio a triplo sistema orario, ovvero nel suo quadrante si possono vedere sovrapposti il sistema orario italico, quello babilonico e quello francese. Per ritrovare un simile esempio di ricercatezza tecnica bisogna spostarsi al castello Einaudi di Costigliole Saluzzo. Nei dintorni l’unico esempio simile e di grandi dimensioni si trovava a Saluzzo, su Villa Portula, ma è stata coperto da mani di tinteggiatura. A Busca esiste, sulla chiesa parrocchiale, un’altra meridiana di grandi dimensioni ma ottocentesca e riportante solo il segnale orario di Roma. Per trovare qualcosa di simile ci si deve spostare a Villar di Bagnolo, dove troviamo i resti di una semplice, piccola meridiana sul campanile della parrocchiale, ormai praticamente scomparsa.

Per quanto riguarda la linea meridiana, si ipotizza che possa essere stata realizzata nella seconda metà del 700. La data 1882, visibile appena sopra il quadrante orientale, non si riferisce allo strumento, ma uno degli interventi di trasformazione o riparazione dell’edificio.

Il tesoro ritrovato (metà ‘700)

Una buona dose di fortuna, accompagnata dall’esperienza di Fabio Garnero, il restauratore incaricato del recupero, ha permesso di risalire alla presenza della linea meridiana completa di calendario mensile. Questa linea fu ritinteggiata completamente negli anni 70′, dopo alcuni danni alla facciata della chiesa. In un momento di luce radente, durante le prime fasi del restauro del quadrante solare meridionale, Garnero notò un foro con accanto delle deboli incisioni dell’intonaco. Una rapida campagna di saggi stratigrafici ha confermato le prime ipotesi portando alla luce lo strumento. Un’ulteriore curiosità: le diciture dei mesi tracciate sul calendario della linea meridiana, seppur abbreviate, sono in francese. Forse l’autore veniva da oltralpe o, semplicemente, la traccia dell’uso veniva fatta nel francese nei testi istituzionali.

Il motto in latino presente sulla meridiana recita:
SI SOL NON LUCET MIHI TIBI RUIT OPERA TOTA 
SIC HOMINI OBTINGIT SI MANET ABSQUE DEO.
Se il sole non riluce a me a te frana tutto il lavoro, così all’uomo accade se opera senza Dio.

La traduzione è stata curata dall’allora parroco di Cartignano Don Attilio Genovese.
Si ipotizza che la linea meridiana possa essere stata realizzata nella seconda metà del 700.

Una meridiana originale

Il terzo quadrante, diversamente dal suo complementare a est, benché di piccole dimensioni, concentra su di esso il sistema orario ad ore francesi con sovrapposte le ore italiche e la retta equinoziale. Lo strumento denota una qualità esecutiva non è eccellente. anche se è preciso nelle sue funzioni, ed è decisamente di mano diversa rispetto a quello orientale. L’orologio può essere ricondotto alla prima metà del XVIII secolo.

Questo complesso gnomonico, valorizzato dal Comune di Cartignano in collaborazione con enti e privati, preserva la memoria locale e invita i visitatori a scoprire un aspetto poco noto della storia alpina. Va oltre il richiamo per gli appassionati di astronomia e storia e diventa un’occasione per conoscere il ricco passato culturale della Valle Maira.

Parrocchia di San Lorenzo - Cartignano

Il recupero di questo patrimonio è stato reso possibile anche grazie a

Restauro a cura di

Solaria Opere

Con il supporto di:

Decoratori Fratelli Marino
Fraz. Tetti – Dronero

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