Il pittore itinerante di Paesana
Giors Boneto, nato a Pratoguglielmo, nella frazione di Paesana (Valle Po), il 19 febbraio 1746, è stato un pittore itinerante attivo tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Egli fu capace di rappresentare con la semplicità dell’autodidatta i temi religiosi legati alla fervida devozione popolare delle popolazioni rurali alpine tra il 1700 e il 1800. Le sue opere, spesso firmate come “pittore di Paesana”, arricchirono l’architettura rurale alpina, aggiungendo vivaci tocchi di colore alle austere costruzioni in pietra. In Valle Maira, i suoi affreschi sono visibili in diverse località.
Boneto si inserisce nella tradizione dei pittori itineranti, diffusi nelle valli alpine. Artisti che viaggiavano di borgata in borgata, offrendo i loro servizi per decorare cappelle, abitazioni e piloni votivi. Una pratica che contribuì significativamente alla diffusione dell’arte sacra nelle comunità montane, lasciando un patrimonio artistico che ancora oggi testimonia la ricca cultura religiosa e popolare della valle.
L’Ecomuseo dell’alta Valle Maira ha creato il sentiero dei pittori itineranti, un percorso ad anello che porta a scoprire le sue opere e quelli di altri artisti come Hans Clemer, Jean Baleison e di innumerevoli altri sconosciuti che hanno lasciato tracce del loro passaggio tra i secoli XV e XVIII. Un tesoro da conservare e tramandare preservandolo dalle incurie del tempo. A Celle di Macra inoltre esiste un punto espositivo Spazio Pinse, in borgata Chiesa. Lo spazio è allestito vicino alla parrocchiale e offre ai visitatori una panoramica sulla tradizione dei pittori itineranti attivi in Valle Maira dal Quattrocento al Novecento.
GLI INTERVENTI DI RESTAURO
Dal 2006 al 2024 Escarton ha promosso e realizzato il restauro di alcune opere del Boneto:
Roccabruna – Borgata Massun (1793)
L’affresco raffigura sulla sinistra probabilmente Sant’Anna, la Madonna col Bambino al centro, sulla destra San Gioachino.
San Damiano Macra – Borgata Adrecchio
L’affresco raffigura sulla sinistra la Madonna, al centro la crocifissione, sulla destra San Francesco con il pastorale e San Michele Arcancangelo, rappresentato in armatura e alato, la spada con la quale sconfigge il demonio e la bilancia con cui pesa le anime.
Non è visibile la data di realizzazione.
San Damiano Macra – Borgata Adrecchio (1806)
L’affresco raffigura sulla sinistra San Giovanni Battista, rappresentato come un eremita vestito di pelli e la croce con il cartiglio, la Madonna col Bambino al centro, sulla destra Santa Lucia, con i suoi occhi in un piatto e la palma del martirio.
San Damiano Macra – Borgata Bersia (1782)
L’affresco raffigura sulla sinistra la Madonna col Bambino, al centro la crocifissione, sulla destra San Pietro con le chiavi del paradiso in mano e San Giovanni Battista, rappresentato come un eremita vestito di pelli e la croce con il cartiglio.
San Damiano Macra – Borgata Bersia
L’affresco raffigura al centro la crocifissione, ai lati due militi Tebei con la tipica armatura da soldato romano, lo stendardo con la croce mauriziana e la palma del martirio. Sullo sfondo un’altra martire non riconoscibile. Non è visibile la data di realizzazione.
San Damiano Macra – Borgata Caricatori (1806)
L’affresco raffigura sulla sinistra Domenico di Guzmàn con l’abito bianco e il mantello nero, la tonsura, il giglio, un cane con la fiaccola in bocca e il mondo sognati dalla madre prima della nascita del Santo. Al centro la Madonna con Bambino, sulla destra un probabile San Barnaba. Ai piedi della madonna un milite Tebeo.
San Damiano Macra – Borgata Serre
L’affresco raffigura sulla sinistra un milite tebeo con lo stendardo Mauriziano e la palma del martirio. Ai suoi piedi incinocchiata una figura in abito sacerdotale con il crocifisso in una mano e nell’altra la corda disciplinare. Al centro la Madonna col Bambino e alla sua sinistra san Giuseppe raffigurato con in mano un arbusto fiorito.
Sulla destra è invece presente Sant’Anto Abate riconoscibile dagli indumenti dell’eremita, dal bastone a T, la campanella, il libro, il maiale e il fuoco. Non è visibile la data di realizzazione.
Macra – Borgata Camoglieres (1806)
L’affresco, realizzato su colonna rotonda, tipica dell’architettura Valmairese, raffigura sulla sinistra Santa Lucia, con i suoi occhi in un piatto e la palma del martirio, al centro la crocifissione di Gesù e a sinistra San Bernardo (di Mount Joux) riconoscibile dall’abito bianco sacerdotale e la catena con la quale domina il demonio.
Macra – Borgata Camoglieres (1806)
L’affresco, realizzato su colonna rotonda, tipica dell’architettura Valmairese, raffigura sulla sinistra San Giuseppe con in mano un arbusto fiorito. Sulla destra la Madonna col Bambiono che porge lo scapolare a San Giuseppe.
Macra – Borgata Camoglieres (1806)
Il primo dei restauri di affreschi del Boneto da parte di Escarton è stato anche uno tra i più complessi. L’affresco ha dimensioni notevoli e si presentava coperto da secoli di fuliggine del forno adiacente e rovinato da infiltrazioni dal tetto danneggiato. L’affresco rappresenta San Cristoforo, un gigante barbuto che porta su una spalla Gesù Bambino, aiutandolo ad attraversare le acque di un fiume. Gesù Bambino regge sulla punta delle dita il mondo, come se giocasse con una palla. Alle sue spalle l’angelo custode che prende per mano il giovane nella vita terrena per accompagnarlo verso l’aldilà.
Marmora – Borgata Sagna Rotonda (1808)
L’affresco raffigura sulla sinistra San Michele Arcancangelo, rappresentato in armatura e alato, la spada con la quale sconfigge il demonio e la bilancia con cui pesa le anime. Al centro la Madonna col Bambino con due angeli che la incoronano. Sulla destra San Bernardo (di Mount Joux). Sotto le anime dei dannati.
Giors Boneto ha lasciato un patrimonio artistico che rende la Valle Maira unica per ricchezza culturale. Grazie all’impegno dei Comuni di Roccabruna, San Damiano Macra, Macra, Marmora, attraverso Escarton e diversi sostenitori, è oggi possibile ammirare molte delle sue opere nella loro bellezza originale. La nostra speranza è di poter riuscire a restaurare l’intera sua produzione artistica sul territorio.
Il recupero di questo patrimonio è stato reso possibile grazie all’intervento di:
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