Il complesso gnomonico di Dronero:
un patrimonio unico nel suo genere
un patrimonio unico nel suo genere
Il Complesso Gnomonico del Convento dei Cappuccini a Dronero, nel cuore della Valle Maira, è un autentico tesoro storico. Con sei strumenti solari risalenti a periodi compresi tra il XVII e il XIX secolo, il sito offre un affascinante viaggio nel tempo.
I restauri, iniziati nel 2009 grazie al progetto Meridiane d’Oc, hanno restituito splendore ai quadranti principali del cortile e dell’abside della chiesa. I dettagli tecnici e i motti incisi narrano storie di maestria artigianale e di occasionali errori, come nel quadrante dell’orto, segno di una tecnica ancora in evoluzione.
La più antica meridiana della Valle Maira (1629)
Situata nel cortile principale dell’ex Convento dei Cappuccini, questa meridiana pittorica murale è la più antica della Valle Maira e delle valli alpine saluzzesi. Realizzata nel 1629, si distingue per il motto latino:
TEMPORA NON NISI SINE LUMINE SIGNO
Non segno il tempo senza luce
La qualità dell’esecuzione e lo stato di conservazione ne fanno un autentico capolavoro gnomonico, capace di coniugare funzionalità e bellezza artistica.
L’eleganza dello stile settecentesco (1731)
Collocata accanto a quella del 1629, la meridiana orientale porta con sé la raffinatezza dell’arte settecentesca.
SOLE ORIENTE ORIOR
Mi levo col sole nascente
Il suo motto celebra il legame tra la luce e il tempo. Il restauro del 2009 ha riportato alla luce dettagli straordinari, come i grandi simboli zodiacali e alcune correzioni tecniche effettuate in fase di realizzazione. È firmata con l’acronimo I.F.R.A., tuttora indecifrabile.
Meridiana dell’orto
Posta ad appena 150 cm da terra, questa meridiana è un esempio di strumento realizzato per un utilizzo pratico, pensato per chi lavorava nell’orto. Sebbene presenti tracce di errori nel tracciamento originale, racconta un’epoca in cui la misurazione del tempo era essenziale anche nelle attività quotidiane. La calce grezza utilizzata rivela un’opera meno raffinata ma di grande interesse storico.
Meridiana sul palazzo adiacente al convento
Sulla parete posteriore del palazzo adiacente al convento si trovano tre meridiane, tra cui questa, ormai deteriorata e priva di datazioni certe. Anche se non restaurata, offre spunti di riflessione sullo sviluppo della pratica gnomonica nel corso dei secoli, testimoniando il passare del tempo sia fisico che culturale.
Meridiana dell’abside
Tra le quattro meridiane dell’orto del convento, quella posta sull’abside della chiesa è la meglio conservata e la più significativa. Questo strumento, con profonde incisioni geometriche e un calendario parziale, si presume fosse utilizzato dai frati durante i lavori agricoli. Nonostante la sua semplicità, il quadrante racconta la vita quotidiana dei Cappuccini e il loro legame con il ritmo naturale delle giornate.
Le altre due meridiane
Le ultime due meridiane del complesso, anch’esse collocate sul palazzo adiacente, sono oggi poco leggibili a causa delle condizioni di conservazione. Tuttavia, esse rappresentano un tassello fondamentale nella ricostruzione storica delle tecniche gnomoniche locali, mostrando come questi strumenti si adattassero alle necessità di chi li utilizzava.
Questo complesso gnomonico, valorizzato dal Comune di Dronero in collaborazione con enti e privati, non solo preserva la memoria locale, ma invita i visitatori a scoprire un aspetto poco noto della storia alpina. Va oltre il richiamo per gli appassionati di astronomia e storia e diventa un’occasione per conoscere il ricco passato culturale della Valle Maira.
Complesso gnomonico dell’ex convento dei Cappuccini a Dronero
Il recupero di questo patrimonio è stato reso possibile anche grazie a
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