Il nostro impegno

Una parte importante del lavoro di Escarton riguarda la salvaguardia della memoria storica. In quest’ottica s’inserisce un’attenta e costante opera di restauro e tutela dei luoghi, delle opere, del territorio e delle sue peculiarità. Tra i progetti realizzati, dal 2008 c’è il recupero delle meridiane antiche della Valle, la catalogazione dei dipinti su case rurali e l’avvio del progetto Artisti in Cammino per tutelare le opere storiche locali.

Nel tempo, ci siamo occupati di affreschi, tele e arredi sacri, collaborando con enti e privati. Abbiamo anche restaurato croci medievali in pietra, una fontana cinquecentesca e alcune lapidi commemorative della Seconda Guerra Mondiale. Non ultimo, il nostro impegno per la conservazione e la promozione del patrimonio paleontologico della Valle.

Scopri i nostri interventi

2025-01-16T22:40:51+01:00

Borgata Chiesa a Pagliero

Sono almeno una decina i quadranti conosciuti e catalogati nel Vallone di Pagliero a San Damiano Macra. Tra tutti spiccano i due quadranti solari di Borgata Chiesa: quello presente sull'antico campanile della parrocchiale per dimensioni e quello sull'attiguo edificio comunale (ex Scuola) per qualità artistica.

2025-01-14T16:30:43+01:00

Tela di Borgata Tolosano

Il dipinto a olio su tela, raffigurante la Madonna col Bambino, San Giorgio e un martire della Legione Tebea, risale alla seconda metà del XVII secolo. Restaurato dal 2009 al 2011. Durante l’intervento è emersa l’iscrizione “A. Claretus fecit,” attribuibile al pittore Alessandro Claret, figlio di Jean Claret.

2025-01-21T12:07:30+01:00

Fontana del Corn

L’antica Fontana del Corn si trova a San Damiano Macra. Realizzata in pietra nel 1507 dai maestri Zabreri, per alcuni secoli è stata la prima e unica fontana di acqua potabile del paese. È composta da una vasca e da un pilastro ottagonale su cui sono scolpiti lo stemma comunale, gigli di Francia e due figure, probabilmente teste di leone in rilievo.

2025-01-21T12:06:10+01:00

Tela di Borgata Combe

La tela di Borgata Combee raffigura la Madonna col Bambino adorata da San Martino, San Bernardo da Mentone, San Giacomo e un quarto Santo di difficile identificazione. La cultura figurativa dell’opera richiama quella saviglianese, con riferimenti all’attività di Jean Claret e al più raro Alessandro Claret.

Aiutaci a salvare e valorizzare il patrimonio della Valle Maira.

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